Resoconto del Consiglio Comunale del 16/02/2010

Martedì 16 febbraio alle ore 20.30 si è riunita l’assemblea consiliare in sessione straordinaria, per esaminare il seguente ordine del giorno:
1.Lettura ed approvazione verbali seduta precedente;
2.Approvazione criteri generali per la disciplina dell’affidamento degli incarichi esterni;
3.Esame ed approvazione regolamento per la disciplina e la gestione delle sponsorizzazioni e degli accordi di collaborazione;
4.Mozione del gruppo consiliare “Arosio Viva!” in merito alla sentenza della Corte europea per i diritti dell’uomo relativa all’esposizione del croficisso nella aule scolastiche italiane;
5.Proposta di deliberazione consiliare “Arosio Viva!” in merito alla devoluzione del gettone di presenza del Consiglio Comunale all’ONG “AVSI” che opera a favore della popolazione di Haiti
Si è proceduto, innanzi tutto, alla lettura ed approvazione dei verbali della seduta precedente.
Il punto 2, riguardante l’affidamento degli incarichi esterni, ha a che fare con un adempimento, oggetto di decisione specifica del 2006 da parte della Corte dei Conti, a cui la scorsa amministrazione avrebbe dovuto da subito provvedere. La situazione di inadempienza da parte del Comune di Arosio era stata nelle scorse settimane portata alla luce dalla stampa quotidiana locale, attraverso la quale si era appreso del rilievo della Corte dei Conti del 2009 che invitava Arosio a colmare la mancanza di un atto presupposto che avrebbe potuto inficiare la validità di tutti gli atti successivi inerenti.
Il senso del provvedimento è quello di istituire un regolamento che abbia la finalità di disciplinare tutti gli incarichi di collaborazione autonoma (collaborazione, studio, consulenza e ricerca) rientranti nella figura del contratto di prestazione d’opera ai sensi degli articoli 2222 e 2238 del c.c. e riconducibili al modello della locatio operis, per la quale assume rilevanza la personalità delle prestazioni rese ( di conseguenza il regolamento esclude dell’appalto dei servizi, in quanto questo si configura ed ha per oggetto la prestazione imprenditoriale di un risultato resa da soggetti con organizzazione strutturata e prodotta senza caratterizzazione personale). Il regolamento stabilisce che potranno essere destinatari degli incarichi solo esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria potendosi prescindere dalla specializzazione universitaria solo nei casi stabiliti dalla legge- in particolar modo in riferimento alla stipulazione di cotratti d’opera per prestazioni rese da professionisti iscritti ad ordini o albi- e comunque senza prescindere dal requisito dell’esperienza maturata nello specifico settore di riferimento.
Il regolamento definisce, inoltre, che gli incarichi devono essere assegnati previa procedura comparativa, che devono essere pubblicizzati, che devono essere di natura temporanea ed assegnati in un ottica di coerenza con le esigenze di funzionalità dell’amministrazione e, infine, che possono essere assegnati solo in casi di accertata impossibilità di utilizzo delle risorse umane già disponibile nell’Ente.
Il regolamento è stato approvato con i voti della maggioranza e di Progetto Arosio e con l’astensione dei consiglieri del gruppo Per Arosio.
Al punto 3 l’esame e l’approvazione del regolamento per la disciplina e la gestione delle sponsorizzazioni e degli accordi di collaborazione.
La discussione del punto è stata introdotta dall’intervento del sindaco Antonio Pozzi, secondo il quale il regolamento sulle sponsorizzazioni promuoverebbe un ottica di sinergia tra pubblico e privato auspicabile perché presente anche nell’attività amministrativa. Lo stesso ha parlato dell’importanza della presenza di accordi di collaborazione all’interno di atti della Pubblica amministrazione, presupposto di un reciproco sviluppo.
Il regolamento riempirebbe un vuoto legislativo – relativo alla legislazione nazionale- adottando criteri finalizzati ad incentivare i dipendenti stessi a trovare delle sponsorizzazioni nel privato a nome della P.A., in un ottica di valorizzazione del concetto meritocratico. Gli ambiti di applicazione del regolamento sono quelli che vedono uno sponsor privato legarsi ad uno sponsee nella P.A. L’ottica del regolamento è quella di regolamentare gli atti di liberalità, ovvero le situazione nelle quali il privato decide di donare una cifra alla P.A.
Il nostro Consigliere Cesare Molteni è intervenuto nella discussione lamentando lo scarso anticipo con il quale gli atti relativi a questo punto sono stati messi a disposizione del gruppo Progetto Arosio ai fini di agevolarne l’analisi.
È quindi intervenuto il nostro Consigliere Francesco Curioni, evidenziando talune incongruenze e difficoltà interpretative interessanti gli articoli 12 e 15 del regolamento, il cui testo, così come richiesto di approvazione, consentirebbe di fatto la possibilità di utilizzare procedure negoziate per sponsorizzazioni e collaborazioni, anche per iniziative per il cui valore, visti i valori minimi fissati, l’Amministrazione avrebbe dovuto procedere a procedure ad evidenza pubblica.
In sede di votazione i gruppi di minoranza si sono astenuti dal voto, il punto è stato approvato con l’appoggio della sola maggioranza.
In seguito si è analizzato il punto 4, relativo alla mozione del gruppo consiliare “Arosio Viva!” in merito alla sentenza della Corte Europea per i diritti dell’uomo relativa all’esposizione del croficisso nella aule scolastiche italiane. Il Consigliere Proserpio ha presentato la proposta adducendo le motivazioni che spingono la maggioranza a sostenere la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche italiane, riconducibili al valore simbolico del crocifisso, che richiama le regole di civile convivenza di popoli e che comunica umanesimo.
Progetto Arosio, come dichiarato dal Consigliere Molteni – dopo aver sottolineato come, ancora una volta, il Consiglio è stato chiamato ad esprimersi nei riguardi di tematiche di competenza statale-, ha lasciato la libertà di espressione personale ai suoi consiglieri, proprio perché il tema tocca opinioni radicate profondamente nella coscienza di ciascun individuo che hanno a che fare col personale modo di sentire. Lo stesso Molteni ha precisato l’origine della questione che ha portato alla sentenza della Corte Europea, specificando che la sentenza vuole garantire la libertà, ovvero la possibilità dei genitori ad educare i propri figli secondo le proprie convinzioni, adducendo, inoltre, che in uno Stato fondato sui principi di libertà e democrazia non possono valere argomentazioni di carattere maggioritario – quindi non si può manifestare il mantenimento del crocifisso sulla base della considerazione che la grande maggioranza della popolazione sia favorevole ad esso-.Nello stesso tempo, secondo il Consigliere :”.. quella sentenza libera anche tutti i cattolici da strumentalizzazioni e argomentazioni fuorvianti che, solo per salvare la presenza della Croce sui muri delle aule scolastiche, ne svalutano e sminuiscono più o meno inconsciamente la valenza, riducendo il simbolo drammatico della morte di Cristo a una semplice icona culturale”. (rimandiamo la lettura dei testi completi degli interventi dei nostri consiglieri agli articoli presenti sul blog).
Il Consigliere Curioni ha aggiunto il suo punto di vista proprio richiamando quanto dichiarato dal Consigliere Proserpio, facendo notare come gli immensi valori sottesi al simbolo cristiano non possano conciliarsi con provvedimenti di legge, misure amministrative e prese di posizione, sposate e orgogliosamente rivendicate dall’area di partito a cui fa riferimento la maggioranza Arosio Viva, ad esempio in merito alla materia dell’immigrazione: ricordiamo infatti la recente introduzione del reato di immigrazione clandestina, che eleva addirittura a fattispecie di reato la sola presenza dello straniero, privo di premesso di soggiorno, sul territorio italiano, o l’intenzione di includere questa fattispecie di reato tra quelli incommensurabilmente gravi che saranno esentati dall’applicazione del cosiddetto “processo breve”, o al prolungamento dei tempi di reclusione degli immigrati nei centri di prima accoglienza, o alla chiusura della P.A anche verso gli immigrati in regola, o al compiacimento di aver raggiunto un congruo numero di espulsioni di immigrati dal territorio italiano o, infine, ai calvari burocratici che gli stranieri sono costretti a percorrere per ottenere il permesso di soggiorno. Il Consigliere ha sottolineato altresì la mancata attuazione ed elaborazione di programmi seri di integrazione degli immigrati.
In sede di voto la proposta della maggioranza è passata con l’astensione delle minoranze.
Rispetto al punto 5, Progetto Arosio ha proposto un emendamento, chiedendo che la devoluzione non si limitasse ad un singolo gettone di presenza, ma ad un numero di gettoni da indicarsi liberamente da ciascun consigliere, devoluzione da operarsi in favore alla Caritas Ambrosiana, già presente sul territorio e quindi riferimento più diretto per il Comune, pur dichiarando preventivamente l’appoggio alla proposta della maggioranza proprio in considerazione dell’importanza della causa.
L’emendamento è stato integralmente rigettato e la proposta è stata approvata nella versione indicata dal gruppo di maggioranza, con votazione favorevole della maggioranza e, vista la condivisibilità di fondo dell’iniziativa, dei consiglieri di Progetto Arosio.